Ricordate di un team mediocre del quale facevate parte? Di quelli terribilmente scarsi?
Nessuna vergogna, è capitato a tutti di farne parte! Vi ricordate cosa avveniva?
Probabilmente avete in mente le due caratteristiche che usa Peter Senge per descrivere i team mediocri:
- una “superficie tranquilla”: le riunioni si svolgono in un’apparente calma, parla soprattutto il capo, e gli altri annuiscono ahimè rassegnati (tanto è inutile intervenire
- oppure, “gruppi polarizzati”: si accende un confronto infinito tra punti di vista contrapposti e non si riesce ad arrivare ad una convergenza.
Questi due funzionamenti dei team mediocri corrispondono rispettivamente ai due livelli di conversazione identificati da Otto Scharmer:
- Il downloading: ovvero si ascolta in modo automatico, senza fare nessuna elaborazione critica originale e dicendo ciò che gli altri vogliono sentirsi dire
- Il dibattito: un po’ come accade nei confronti politici televisivi, dove si scontrano persone che incarnano le proprie idee: “io sono la mia posizione e non la cambierò mai!”
Ciò che veramente accomuna entrambi i casi è il forte bisogno di arrivare ad un accordo: nel primo caso va bene a tutti fare come dice il capo, nel secondo caso l’accordo deve corrispondere alla mia posizione.
E in un team efficace? Cosa avviene di diverso?
Qui la cosa più importante non è l’accordo, che è una conseguenza dell’interazione nel gruppo. La cosa importante è la consonanza tra le persone del team, che è la chiave per conoscere nel profondo i pensieri dell’altro.
In questo caso il confronto non è né soffocato né usato in modo strumentale per imporsi, ma diventa uno strumento di conoscenza reciproca.
Il downloading e il dibattito sono sostituiti dal dialogo, che ha come scopo l’esplorazione, la scoperta. Questi possono anche portare all’accordo, ma questo non è l’obiettivo primario.
Come migliorare, quindi, le nostre riunioni?
Basta non avere paura a farsi domande del tipo (o farle agli altri membri):
- Sono disposto ad essere influenzato?
- Cosa veramente mi sta dicendo il mio interlocutore?
- Cosa sto pensando? Come posso comunicarlo?
- Su cosa non stiamo concordando?
Il counseling in tal senso può insegnarti le basi della comunicazione “ecologica” ed essere tu stesso un agente di cambiamento per te stesso e il tuo team.
Non mi resta che augurarvi…una buona prossima riunione!